Educazione civica. Un percorso per cittadini responsabili

Il quadro normativo

Il 5 settembre 2019 è entrata ufficialmente in vigore la legge con cui è stato reintrodotto l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado: primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado. Il 22 giugno 2020, il Ministero dell’Istruzione ha emanato un Decreto Ministeriale con cui rende note alle scuole le Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica. In particolare, il testo dettaglia quelli che sono gli aspetti contenutistici e metodologici della materia e alcune specifiche che hanno a che fare con la sua trasversalità, la contitolarità e la valutazione di fine anno. “L’educazione civica” è un insegnamento introdotto pertanto con legge n.92 del 20 agosto 2019 che ha come scopo quello di “Formare cittadini responsabili e attivi promuovendo la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri”. Tale insegnamento risponde alle nuove esigenze sociali che si sono venute a creare attorno ad assi e valori fondamentali; accanto alla dimensione formativa e trasversale dell’educazione civica, alle competenze e alle molteplici “educazioni” che essa promuove, la Legge indica una serie di temi conoscitivi: Costituzione italiana; Istituzioni dell’Unione europea e organismi internazionali, bandiera e l’inno nazionale; statuti delle regioni ad autonomia ordinaria e speciale ecc. Promuove, dunque contemporaneamente aspetti di conoscenze civiche e azioni educative collegati alla cittadinanza responsabile e attiva.

 L'idea del Legislatore

La riformulazione di idea di educazione civica e alla cittadinanza, passa attraverso l’assunzione di una prospettiva trasversale per pianificare percorsi curricolari in cui tutti i docenti della classe, sia quelli coinvolti in progetti specifici sia i singoli alle prese con le proprie discipline, sappiano integrare conoscenze e attività attorno agli assi portanti dell’educazione alla cittadinanza. La trasversalità e la progettazione per competenze dell’insegnamento-apprendimento di Educazione civica e alla cittadinanza implicano la co-titolarità in esso di tutti i docenti di classe. Gli insegnanti condividono un progetto unitario comune, che viene poi declinato in Unità Didattiche di Apprendimento e/o in progetti di classe, di più classi o di istituto, e realizzato da diversi docenti nelle proprie discipline o aree di apprendimento. Uno dei docenti è designato come coordinatore e tiene le fila in modo costante dell’attività didattica e valutativa sia in itinere sia finale, riferendone sistematicamente ai colleghi. Il monte ore minimo da dedicare a tale attività condivisa è per Legge di 33 ore. Il Collegio docenti deve quindi provvedere ad aggiornare il Curricolo di istituto e il PTOF. Infatti, nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale. Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del secondo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.

La valutazione del nuovo insegnamento

Sarà cura del collegio dei docenti quello di dover integrare i criteri di valutazione degli apprendimenti allegati al Piano triennale dell’offerta formativa con specifici indicatori riferiti all’insegnamento dell’educazione civica, al fine dell’attribuzione della valutazione di cui all’articolo 2, comma 6 della legge 20 agosto 2019, n. 92. Nell’Allegato A si specifica chiaramente che il Collegio dei Docenti, nell’osservanza dei nuovi traguardi del Profilo finale del rispettivo ciclo di istruzione, definiti nelle presenti Linee Guida -Allegati A, B e C che ne sono parte integrante-provvede nell’esercizio dell’autonomia di sperimentazione di cui all’art.6 del D.P.R. n.275/1999, ad integrare nel curricolo di Istituto gli obiettivi specifici di apprendimento/risultati di apprendimento delle singole discipline con gli obiettivi/risultati e traguardi specifici per l’educazione civica utilizzando per la loro attuazione l’organico dell’autonomia.

La progettualità dell'IIS TCG "Don Gavino Pes"

Le Linee guida richiamano il principio della trasversalità del nuovo insegnamento, anche in ragione della pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze attese, non ascrivibili a una singola disciplina e neppure esclusivamente disciplinari. La prospettiva trasversale dell’insegnamento di educazione civica offre un paradigma di riferimento diverso da quello delle discipline. L’educazione civica supera i canoni di una tradizionale disciplina, assumendo più propriamente la valenza di matrice valoriale trasversale che va coniugata con le discipline di studio, per evitare superficiali e improduttive aggregazioni di contenuti teorici e per sviluppare processi di interconnessione tra saperi disciplinari ed extra-disciplinari. I nuclei tematici dell’insegnamento, e cioè quei contenuti ritenuti essenziali per realizzare le finalità indicate nella Legge, sono già impliciti negli epistemi delle discipline. Per fare solo alcuni esempi, “l’educazione ambientale, sviluppo ecosostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari” e la stessa Agenda 2030, cui fa riferimento l’articolo 3, trovano una naturale interconnessione con le Scienze naturali e con la Geografia; l’educazione alla legalità e al contrasto delle mafie si innerva non solo della conoscenza del dettato e dei valori costituzionali, ma anche della consapevolezza dei diritti inalienabili dell’uomo e del cittadino, del loro progredire storico, all'interno di discipline come la storia e la letteratura. Il nostro istituto ha deciso di realizzare una specifica progettualità inserita nel PTOF già a partire dalla seconda annualità del passato triennio 2019-22 ed attualmente inscritta nel triennio 2022-25. La nostra scuola ha scelto una denominazione diversa da quella nazionale (Educazione civica) riformulandola in “Vivere e Convivere” in quanto si richiama alla complessità dell’espressione Educazione Civica e alla Cittadinanza idonea a ricomprendere ambiti diversificati che necessitano di uguale sviluppo per la formazione del cittadino.

I nuclei tematici previsti dal progetto "Vivere e convivere" sono:

  •  Diritto (nazionale e internazionale)
  • Legalità e solidarietà  e relazioni con l’ Europa
  • Sviluppo sostenibile
  • Educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio 
  • Cittadinanza digitale
  • Alfabetizzazione finanziaria

I nostri studenti per 12 delle 33 ore dedicate al nuovo insegnamento trasversale di Educazione civica sono imegnati nel confronto dialogico con i loro docenti e con gli esperti delle varie tematiche, chiamati a sperimentare e vivere in prima persona e mediante compiti di realtà le problematiche connesse alla verie tematiche. 

Nel corso dell'anno 2022-23 inoltre la scuola ha partecipato al concorso "Saper(e) consumare" realizzando una specifica progettualità che ha visto alcuni di loro impegnati nella realizzazione di podcast dedicati alle tematiche affrontate nel corso dell'anno scolastico. 

Normativa di riferimento:

m_pi.AOOGABMI.Registro Decreti(R).0000035.22-06-2020

ALL. Linee guida Educazione Civica

CURRICOLO EDUCAZIONE CIVICA (TESTO DI DELIBERA COLLEGIALE) ALLEGATO PTOF 22-25

GRIGLIA-DI-VALUTAZIONE-EDUCAZIONE-CIVICA-delibera del 2021

LINK PAGINA MINISTERO DELL'STRUZIONE E DEL MERITO